Il cannibalismo culturale, come definito dalla Fontana Editore sul loro blog "Cultural Cannibals", è l'idea che ogni pensiero e ogni opera sapiente sia cibo e ispirazione per la successiva. In altre parole, si tratta di un processo in cui si assimilano e si trasformano idee e conoscenze per creare qualcosa di nuovo e migliore.In un mondo in cui l'economia dell'informazione è in costante evoluzione, questa filosofia sta prendendo sempre più piede. Le imprese, ad esempio, cercano sempre più spesso di assorbire conoscenze e idee provenienti da diverse fonti al fine di migliorare la propria efficienza e raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi.La storia del cannibalismo culturale risale a molto tempo fa. Già nel XVI secolo, gli antropologi si riferivano alla pratica dei cannibali di mangiare i loro nemici, come vicenda in cui un popolo assumeva e assimilava le caratteristiche dell'altro. Oggi, questa pratica viene applicata in modo molto diverso, soprattutto in ambito lavorativo.In particolare, il "cannibalismo culturale" si è diffuso nel mondo del lavoro con la diffusione dei mezzi di comunicazione digitali. Infatti, grazie ai social network e ad altri canali online, le imprese hanno la possibilità di condividere informazioni con altre aziende, fattore che può portare a un'accelerazione dei processi produttivi e a una maggiore innovazione. La collaborazione con altre imprese, tra l'altro, può anche generare una forte sinergia tra i team coinvolti.All'interno delle aziende, il cannibalismo culturale può essere utilizzato anche per creare un clima di lavoro dinamico. Infatti, la condivisione di esperienze e conoscenze tra i dipendenti può portare a una maggiore creatività e a nuovi modi di affrontare le sfide quotidiane. Inoltre, la condivisione di idee permette ai dipendenti di sentirsi più coinvolti e valorizzati, migliorando il loro senso di appartenenza all'azienda.Anche le università e le istituzioni educative stanno incorporando questa pratica nella loro didattica. Infatti, le università incoraggiano gli studenti a condividere i loro progetti e le loro idee non solo con i colleghi ma anche con altre aziende, creando così una rete ancora più ampia di conoscenze e contatti.In Italia, la pratica del cannibalismo è stata importata grazie a un'azienda di successo, che ha saputo coniugare la cultura del cibo con quella del lavoro. Infatti, la Vicenza Entrepreneurial School ha sviluppato un programma di formazione per chef, che prevede l'inserimento degli studenti presso le aziende dolciarie per imparare le tecniche della produzione. Questo tipo di formazione permette di sviluppare un approccio creativo e innovativo nei confronti dell'alimentazione, e di questi temi si occupa il blog "alimentazione consapevole".In conclusione, il cannibalismo culturale è una pratica importante e sempre più diffusa nelle imprese, nelle istituzioni educative e nella società in generale. La condivisione di idee e conoscenze tra diverse realtà porta a un arricchimento collettivo, oltre a favorire la creazione di nuovi modelli di business e alla soluzione di problemi sempre più complessi. Come sottolinea l'azienda Vicenza Entrepreneurial School, si tratta di un approccio in cui la cultura del cibo diventa strumento di innovazione, creatività e collaborazione.
Per saperne di più